Convegno Donne con disabilità - La doppia discriminazione
Mercoledì 22 maggio – ore 15.00 Sala Conferenze/Palazzo Theodoli
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DONNE CON DISABILITÀ - La doppia discriminazione
Mercoledì 22 maggio – ore 15.00 Sala Conferenze/Palazzo Theodoli
Il ddl Pillon è inemendabile e nessuna discussione è possibile su un testo che è un attacco inaccettabile contro i diritti delle donne e dei minori.
Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, nel giorno in cui il ddl Pillon viene portato in discussione nella Commissione Giustizia del Senato.
“Avevamo denunciato che Quota 100 si stava tramutando in un abito disegnato su misura per un lavoratore maschio di una grande impresa del Nord o inserito nel pubblico impiego. La bocciatura degli emendamenti presentati dal Partito democratico, che avrebbero permesso alle donne la riduzione della Quota 100 di un anno per un figlio e di due anni nel caso di due o più figli, conferma le nostre preoccupazioni. Peccato, si trattasse di misure condivise e sostenute anche dalle parti sociali audite in commissione.
"La solidarietà e la vicinanza umana espressa a Giulia Sarti da donne di diversi gruppi parlamentari, per la vergognosa diffusione di sue immagini private è un fatto di civiltà. Aggiungo anche la mia, di uomo ed esponente politico. Le polemiche, le divisioni e i giudizi politici rimangono, ma ci sono limiti che non debbono essere valicati".
Lo afferma Walter Verini, deputato del Pd in commissione Giustizia della Camera.
“E’ fondamentale liberare il web dagli haters di professione, dichiarando loro una lotta senza quartiere e convincendo le donne che non esiste nessuna altra opzione, di fronte alla violenza, se non la denuncia. E' fondamentale rompere il circolo vizioso che alimenta l'odio e il rancore e che si fonda sulla visibilità sociale, quella che cerca consensi attraverso i like. Possiamo rendere la rete e i social un luogo di vera aggregazione e di confronto positivo”.
Anche sul codice rosso il governo dimostra ancora una volta che è più interessato alla propaganda che alla qualità delle leggi. Dopo settimane di lavoro in commissione sulle diverse proposte presentate dalle forze politiche, speravamo di giungere a una legge condivisa. Invece proprio ieri l’esecutivo ha deciso di adottare come testo base quello governativo, che presenta molte criticità. Evidenziate da tutti: associazioni, magistrati, professori.
“Purtroppo Quota 100 è un abito disegnato su misura per un lavoratore maschio di una grande impresa del Nord o inserito nel pubblico impiego. Sono queste le due categorie, le due figure tipo, evidentemente in grado di accumulare 38 anni di contributi, in continuità, fino al raggiungimento dei 62 anni di età. Mentre ad essere penalizzate e tagliate fuori dalle nuove regole restano invece le donne, vittime di carriere più accidentate, proprio in virtù del ruolo sociale svolto come madri o nel lavoro di cura in famiglia.
“Il governo si dimostra, ancora una volta, nemico delle donne. A causa di disaccordi nella maggioranza la Lega ritira gli emendamenti al decretone che portavano modifiche pensionistiche in favore delle donne con figli”.
Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico
“Ristabilire la piena funzionalità del Consiglio Superiore di Sanità, dopo l’azzeramento dei componenti del massimo organo di consulenza tecnico scientifica del ministero della Salute, rimossi senza averli mai incontrati, era una ferita da risanare. Inspiegabile è però la scelta di un ministro donna di mortificare le eccellenze scientifiche femminili che in Italia non mancano, riducendo drasticamente la loro presenza nel Css.