Manovra: Braga, No a sanità con carta di credito. Diritto alla salute non si tocca

  • 12/10/2023

Non hanno imparato niente dalla lezione del Covid e ora vorrebbero una sanità all’americana con carta di credito per entrare in un pronto soccorso. Non basta dire non ci sono i soldi, occorre fare scelte a cominciare da una lotta seria all’evasione fiscale invece di parlare di “pizzo di stato”.

Contro il governo che vuole tagliare i fondi alla sanità pubblica risponderemo con una grande manifestazione l’11 novembre dove i cittadini faranno sentire la loro voce. Il diritto alla salute non si tocca.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

Sanità: Furfaro, 11 in piazza per chi vuole privatizzarla

  • 12/10/2023

"Il governo Meloni taglia la sanità pubblica mentre quattro milioni di italiani non riescono più a curarsi. Liste d'attesa infinite, pronto soccorso che scoppiano, mancano medici e infermieri. Eppure il governo continua a definanziare il sistema sanitario nazionale, dimostrando di non aver imparato niente dalla pandemia e di non conoscere la vita degli italiani. Purtroppo, è in atto uno strisciante e preciso disegno politico di svilire la sanità pubblica e di minarne l'universalità. Vogliono privilegiare la sanità privata, favorire l'esodo di personale dal pubblico al privato.

Sanità: Zan, In piazza contro il modello Meloni, in cui solo i ricchi possono curarsi

  • 12/10/2023

“Il governo Meloni ha scelto di non investire un euro in più nella sanità pubblica, a fronte di una inflazione galoppante, e prepara nuovi tagli per l’anno prossimo. Tutto questo rientra in un disegno preciso della destra: smantellare la sanità pubblica in favore di quella privata. Anche sulla salute dei cittadini la destra si dimostra corporativa e guarda agli interessi di pochi. Non solo le liste d’attesa per visite specialistiche si allungano sempre di più, ma ormai anche i pronto soccorso sono a rischio per la mancanza di personale sanitario.

Sanità: Furfaro, basta ritardi, governo attui norma e stabilizzi precari

  • 11/10/2023

"E’ stata una battaglia lunga, ma con la conversione in legge del Dl 51/2023 avvenuta qualche mese fa si era ottenuta la stabilizzazione del personale precario della ricerca sanitaria degli Irccs e Izs pubblici. Per una volta la politica aveva dato una risposta positiva a quella che stava per diventare una vera a propria emergenza per la sanità e la ricerca pubblica. Biologi, chimici, fisici, farmacisti, ingegneri, infermieri, tanti altri lavoratori, precari ormai da decenni, possono essere assunti a tempo indeterminato.

Autonomia: P. De Luca, sarebbe devastante per la sanità al Sud

  • 10/10/2023

“Le rilevazioni operate da Gimbe mettono nero su bianco il divario esistente tra Nord e Sud del Paese in termini di assistenza sanitaria e i rischi derivanti dall'Autonomia differenziata. Sulle cure essenziali alla persona, che sono un diritto inviolabile garantito dalla Costituzione, il Mezzogiorno e i suoi cittadini pagano da anni un prezzo altissimo. Una diseguaglianza strutturale che la proposta di Autonomia differenziata del Governo non fa altro che legittimare, ed anzi acuire con conseguenze devastanti per la tenuta sociale della nostra democrazia.

Sanità: Pagano, Foti inventa. Con Meloni finanziamento Ssn inferiore a pre-Covid

  • 06/10/2023

“Delle due l’una: o il collega e capogruppo di Fdi alla Camera, Tommaso Foti non sa contare, oppure semplicemente non conosce il valore dei numeri. Da una parte ci sono le smentite a parole di esponenti della destra e dall’altra ci sono i fatti, messi nero su bianco nella Nadef proprio dal governo che sostengono. Nella Nota leggiamo a chiare lettere che la spesa sanitaria passa dai 134,7 miliardi nel 2023, già ampiamente insufficiente a coprire l’effetto dell’inflazione e i rinnovi contrattuali, a 132,9 miliardi nel 2024. Due miliardi in meno in un solo anno.

Sanità: Furfaro, nella Nadef solo tagli e coperture irrisorie

  • 04/10/2023

Il copione è sempre lo stesso, il paese da una parte il governo dall’altra. Servirebbero investimenti e risorse e invece dal governo arrivano tagli e coperture irrisorie. Dopo le parole del ministro Schillaci ci saremmo aspettati un impegno concreto e invece arrivano briciole e l’ennesima menzogna. La spesa sanitaria in rapporto al Pil scende al 6,6% nel 2023 e continuerà a calare negli anni successivi, sino a raggiungere il 6,1% nel 2026, la media europea è ormai un miraggio e siamo scesi addirittura sotto al livello pre-pandemico che era del 6,4%. Un disastro.

Sanità: Braga, Colpirla è attacco a diritto costituzionale

  • 03/10/2023

La sanità pubblica gratuita e per tutti è un diritto sancito dalla Costituzione. È un bene prezioso per proteggere i più fragili e una società che invecchia in fretta. Colpirla pesantemente come certifica la fondazione GIMBE è un attacco al diritto alla salute dei cittadini.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

Sanità: Lai, ministro Schillaci è liquidatore Ssn?

  • 03/10/2023

“Il re è nudo. Il governo sulla sanità scopre definitivamente le carte e platealmente lo fa con la Nadef. Avevano promesso 4 miliardi in più per il 2024, ma i tendenziali di spesa segnalano una riduzione progressiva fino al 2026 per la sanità pubblica. Quasi due miliardi già nel 2024, da 134,7 a 132,9 miliardi. Servirebbero di contro almeno 10 miliardi per portare la spesa sanitaria pubblica, in rapporto al Pil, al livello del 2022, ma non ci sono neanche i 4 miliardi richiesti dal ministro Schillaci che ora deve fare i conti con gli impegni presi con lui dalla sua maggioranza.

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