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LA PROPOSTA SU GOVERNANCE DEI LAVORATORI È GIUSTA MA IL GOVERNO LA SVUOTA
Auspichiamo modifiche nel corso della discussione
Il ruolo del Pd è stato di stimolo alla proposta di legge sulla governance d'impresa partecipata, sempre partendo dai contenuti.
La proposta di legge per una governance d’impresa partecipata dai lavoratori è una proposta giusta, mentre i segnali che giungono dall'America ci mostrano l'esatto contrario della collaborazione tra capitale e lavoro: un capitalismo tecnologico che si separa dal lavoro e dalla democrazia.
Occorre chiedersi, però, quali siano gli strumenti per riportare al centro del dibattito pubblico la produzione e il lavoro oggi perso in una dinamica di finanziarizzazione esasperata, dove tra i redditi da capitale e i redditi da lavoro si registra il massimo della diseguaglianza.
Purtroppo, però, quello in discussione alla Camera non è il testo base ma qualcosa che il governo ha stravolto con tagli lineari in Commissione.
Dei 22 articoli ne troviamo solo 15, la parola 'contrattazione collettiva' è stata completamente tagliata. Incurante di tutti gli emendamenti, il testo è stato svuotato e trasformato da proposta di legge in poco più di un ordine del giorno. Il governo ci riporta indietro, svilendo il protagonismo dei lavoratori nei processi di partecipazione devolvendola alla benevolenza di qualche impresa 'illuminata' senza codificare il ruolo dei sindacati. Non si vuole disturbare il 'manovratore' impegnato in processi di privatizzazione di asset strategici o di fusione delle banche. Per questo abbiamo votato no al mandato ai relatori. E auspichiamo che nel corso della discussione ci siano delle modifiche.
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DECRETO UCRAINA: SÌ ALLA PROROGA MA L’EUROPA SIA PROTAGONISTA NEL CERCARE LA PACE
Cruciale la strategia diplomatica
Il decreto-legge n. 200 del 27 dicembre 2024, già approvato dal Senato senza modificazioni, contiene disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina. Con 192 voti favorevoli, 41 contrari e nessun astenuto, anche la Camera ha dato il suo via libera.
Il Pd ha ribadito l’importanza del sostegno all'Ucraina e al suo diritto inalienabile di resistere a un'aggressione brutale. La guerra, con la sua scia di morte e distruzione, non è un fatto lontano ma una ferita aperta che riguarda tutta l'Europa, tutto il mondo.
Gli aiuti umanitari inviati finora servono a garantire che l'Ucraina possa arrivare al tavolo dei negoziati in una posizione di forza. È fondamentale che la comunità internazionale si unisca per sostenere gli sforzi di pace e per garantire che il diritto alla vita e alla dignità di ogni cittadino ucraino venga rispettato.
La strategia diplomatica è cruciale: la pace non può essere raggiunta solo attraverso l'uso della forza. È fondamentale che l'Europa giochi un ruolo attivo nei negoziati. Deve esserci, deve unirsi, parlare con una sola voce e adottare una posizione forte e chiara. Solo così potremo garantire che gli interessi ucraini siano rispettati e che la pace futura non sia imposta ma costruita insieme.
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GOVERNO RISPETTI OPERATO CORTE PENALE INTERNAZIONALE
Presentata mozione
In Aula abbiamo espresso la nostra solidarietà alla Corte Penale Internazionale, a seguito dei pesanti attacchi che sta subendo da parte di alcuni Stati, mi riferisco alle proposte legislative in corso al Congresso degli Stati Uniti e alla Knesset israeliana, che prevedono sanzioni nei confronti della Corte e di chi ci lavora, che se venissero attuate renderebbero di fatto la Corte impossibilitata ad agire.
E se a questi percorsi si aggiungono le dichiarazioni di discredito che in questi mesi, in questi anni si sono susseguite, come quelle del ministro russo Medvedev, che ha definito la Corte come una ‘misera organizzazione internazionale’, a dichiarazione più blande, ma certamente altrettanto ambigue di alcuni nostri ministri e della Premier, la situazione diventa molto grave e necessita di un chiarimento e di una inequivocabile espressione di intenti di riconoscimento pieno della Corte da parte del Parlamento.
Ancora più rilevante se si considera che l'Italia è tra i fondatori della Corte, siamo il Paese dove fu firmato lo Statuto di Roma. Il lavoro della Corte va rispettato, ma in tutti i suoi passaggi, le indagini, gli eventuali mandati di arresto, le sentenze, mettendo in atto ogni forma di collaborazione che ogni passaggio richiede. Se l'Italia non rispetta questo, se l'Italia si allinea al discredito della Corte, se l'Italia non collabora con la Corte, il nostro Paese non solo rinnega i capisaldi della nostra politica estera degli ultimi decenni, ma mette in discussione l'obiettivo di perseguire la legalità internazionale.
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SU CASO ALMASRI IL GOVERNO DEVE RIFERIRE AL PARLAMENTO
Grave diserzione della Premier e dei ministri
Quella vissuta nella giornata di mercoledì è stata un’offesa al Parlamento e alle istituzioni. La cancellazione dell’informativa dei ministri Piantedosi e Nordio sulla vicenda Almasri è una vera e propria diserzione che offende la democrazia. Tanto più se appresa dagli organi di stampa, come accaduto in quelle ore.
Da giorni le opposizioni chiedono alla Premier Meloni di riferire in Aula ma lei si nega, poi concede la presenza dei suoi ministri e alla fine nega anche quella. A noi non interessa lo sviluppo giudiziario della scarcerazione del torturatore libico, ma il governo deve rispondere dell’accaduto.
Non c'è nessuna ragione di Stato e di opportunità politica che consenta la liberazione di un assassino, di un criminale, di un torturatore, di uno stupratore, di uno che organizza il traffico di esseri umani come Almasri. La presidente del Consiglio ha sempre detto di volerli contrastare, aveva l'occasione di processarne uno e di capire come funziona tutto e l'ha rimesso in libertà. Giorgia Meloni deve venire in Parlamento e spiegare perché ha deciso di liberare una persona così pericolosa per il Paese e per tutta Europa.
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GRAVE ATTACCO AL PATRIMONIO CULTURALE
Vogliono depotenziare le Soprintendenze per loro giochi di potere
È in atto uno scontro feroce nella maggioranza sulle Soprintendenze: la Lega, con Zaia in testa, si sta vendicando contro la presidente Meloni e Fratelli d’Italia, che hanno di fatto 'defenestrato' il governatore del Veneto?
La battaglia politica si sta giocando in queste ore sulla pelle del patrimonio culturale italiano, con il rischio di ridurre la tutela a clava per risolvere i problemi interni alla maggioranza. Tutto ciò è inaccettabile ed è il risultato della debolezza del ministro Alessandro Giuli, assente rispetto alle sfide che riguardano i settori del ministero che è chiamato a guidare pro tempore.
La maggioranza, infatti, si è spaccata e ha bloccato i lavori della Commissione Cultura della Camera a causa dell’emendamento della Lega che punta a depotenziare il ruolo delle Soprintendenze nella tutela del patrimonio culturale.
Un attacco grave e irresponsabile che mette a rischio la salvaguardia dei beni culturali, introducendo una deregulation pericolosa e priva di criteri uniformi. Come Partito Democratico, riteniamo questa proposta inaccettabile e incostituzionale: il parere vincolante delle Soprintendenze è un baluardo essenziale per garantire la protezione del nostro patrimonio storico e paesaggistico.
Notizia di poche ore fa, grazie alla ferma e tempestiva reazione delle opposizioni, il governo ha dovuto imporre il ritiro dell’emendamento contestato. Il Partito Democratico si opporrà con la stessa determinazione anche al disegno di Legge annunciato, continuando a difendere un sistema di protezione dei territori e del patrimonio che il mondo intero ci invidia.
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GIORNO MEMORIA: METTERE LA VERITÀ AL RIPARO DAL NEGAZIONISMO
Contrastare l’odio affinché non trovi alcuno spazio nelle nostre società
Sono passati ottanta anni da quando i cancelli di Auschwitz si spalancarono sull'atrocità, sull'abominio, sul male assoluto dell'Olocausto. Tenere viva la Memoria oggi, mentre l'odio continua a farsi largo nelle nostre società e si consumano nuove tragedie, è un dovere civile di tutte e tutti.
Onorare la Memoria significa anche proteggere la verità e metterla al riparo dal negazionismo, dai rigurgiti di antisemitismo, da ogni forma di razzismo e di odio, dalla disinformazione e da chi tenta di riscrivere la storia a proprio vantaggio. La tragedia dell'Olocausto ha lasciato alle generazioni successive la responsabilità di tramandarne la Memoria e contrastare l'odio affinché non trovi più alcuno spazio nelle nostre società. Questo è e sarà sempre il nostro impegno.
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OSTINAZIONE SANTANCHÉ INCREDIBILE, PERCHÉ MELONI NON PRENDE POSIZIONE?
Uso improprio dei fondi Covid, chiediamo le dimissioni
Dopo che anche La Russa ha preso le distanze dalla Santanchè, la presidente Meloni dovrebbe spiegare agli italiani cosa le sta impedendo di esprimere chiaramente la sua posizione su un caso che sta mettendo in imbarazzo il governo e le istituzioni.
Per quale motivo la premier non può prendere posizione? Se, come ha ripetuto fin dall'inizio del suo mandato, non è ricattabile, dovrebbe spiegare cosa la sta frenando.
L’ostinazione della ministra del Turismo appare oggettivamente incredibile. Non siamo mai andati dietro i risvolti giudiziari del caso Visibilia, abbiamo sempre posto da un anno e mezzo una questione politica di fondo: può una personalità istituzionale nonché imprenditrice usare i fondi della Cassa Covid per i propri dipendenti e continuare a farli lavorare per la propria azienda? A questa domanda non hanno mai risposto né lei, né Giorgia Meloni. Le dimissioni davanti a questo uso improprio di risorse pubbliche dovevano essere istantanee. Noi continuiamo a chiederle.
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ACCADE ALLA CAMERA
A cura del Gruppo Parlamentare del Partito democratico
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FOLLIA USCIRE DALL’OMS. ANCHE MINISTRO SCHILLACI SBUGIARDA SALVINI
Il ministro Schillaci con la sua risposta ha dato del bugiardo o dell’incompetente al vicepremier Salvini che aveva sostenuto che l'Italia dà 100 milioni all'Oms quando i numeri forniti dal ministro durante il question time parlano di una cifra attorno a 25,8 milioni.
Sempre Salvini cita Trump, 'capo internazionale dei sovranisti' come modello da seguire per la sua scelta di far uscire gli Usa dall'Oms. Qui il vero problema è quello di non seguire la gara della follia e anche il ministro Schillaci di fatto lo conferma.
Con la pandemia ci siamo tutti resi conto che la salute non si può ascrivere ai problemi di una regione o una nazione ma è un problema mondiale. Acquistando i vaccini, più che mai abbiamo anche capito l'importanza dell'Europa. L'Oms può avere delle imperfezioni ma pensare di uscirne e restare da soli a difenderci significa non capire la storia né il momento in cui ci troviamo.
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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA
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Dl Cultura Da lunedì inizio della discussione del disegno di legge recante misure urgenti in materia di cultura.
Sicurezza luoghi di lavoro nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica Da lunedì discussione della proposta di legge riguardante l'introduzione delle conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell'ambito dell'insegnamento dell'educazione civica.
Riduzione dell'orario di lavoro Da martedì esame con votazioni della proposta di legge sulle disposizioni per favorire la stipulazione di contratti volti alla riduzione dell'orario di lavoro.
Nuovi giochi della gioventù Da martedì discussione con votazioni della proposta di legge riguardante la promozione della pratica sportiva nelle scuole e istituzione dei Nuovi giochi della gioventù.
Fondazione Ordine costantiniano di San Giorgio di Parma Da martedì anche l’esame disegno di legge sulla disciplina della Fondazione Ordine costantiniano di San Giorgio di Parma.
Mozioni All'esame dell'Aula anche le mozioni riguardanti il rilancio della competitività europea, in relazione al "Rapporto Draghi” e le politiche industriali.
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