n. 137 - 21 novembre 2025

 

SENZA CONSENSO LIBERO E ATTUALE È VIOLENZA

La Camera approva all’unanimità la proposta di legge del PD

C’è stata una consapevolezza condivisa dell'urgenza sociale di intervenire per rafforzare il contrasto alla violenza sessuale e garantire una più efficace tutela della libertà e dell'autodeterminazione.

La modifica dell’articolo 609 bis (violenza sessuale) del Codice Penale è una svolta, non solo una riforma del codice ma una svolta culturale.

La nuova formulazione, infatti, pone al centro la mancanza di consenso libero e attuale della persona coinvolta, allineandosi in questo modo ai più recenti standard europei e internazionali, e alle numerose sentenze della Corte di cassazione.

Il consenso deve essere libero e attuale, intendendosi per tale quello espresso quale libera manifestazione della volontà della persona, che deve rimanere tale e immutato per l'intero svolgersi dell'atto sessuale.

Ci sono voluti anni, sentenze, richiami e convenzioni, ma soprattutto tanto dolore e sofferenze per arrivare alla legge che abbiamo approvato in prima lettura alla Camera per introdurre nel nostro ordinamento il consenso libero e attuale, un elemento essenziale per dire che in ogni momento una donna può sentire di essere costretta a un rapporto sessuale e quindi opporre il suo rifiuto e sottrarsi.

Non ci sono scuse e non ci sono attenuanti – un abbigliamento, un rapporto precedente, uno stato di alterazione… – solo sì significa sì: quando non c’è consenso, è violenza.

Una piccola grande rivoluzione, la legge infatti sancisce che ogni atto sessuale senza consenso è una violenza.

TEMI DELLA SETTIMANA

DL FLUSSI: OCCASIONE PERSA PER CAMBIARE UN SISTEMA CHE CREA IRREGOLARITÀ

Occorre superare la Bossi-Fini

Il cosiddetto decreto Flussi è stato approvato dalla Camera con 131 voti favorevoli, 75 contrari e 7 astenuti.

Il Partito Democratico ha votato contro, ritenendo questo provvedimento l’ennesima occasione persa per superare la Bossi-Fini, di cui i flussi sono la logica conseguenza, conservando così un sistema farraginoso, che non funziona, che non garantisce l’ingresso regolare di lavoratrici e lavoratori stranieri, che li espone alle truffe e allo sfruttamento, che produce irregolarità e illegalità, e che soprattutto non risponde alle esigenze del Paese, anche perché figlio di un mondo che è profondamente cambiato.

Il sistema dei flussi non funziona, lo ha dichiarato anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma poi alla prova dei fatti il Governo non fa nulla per cambiarlo, non fa nulla per rispondere alle necessità di famiglie e imprese, non fa nulla per affrontare i processi di trasformazione e integrazione che attraversano le nostre società, fingendo di non sapere che le imprese hanno bisogno di lavoratori stranieri, che il nostro welfare non reggerà senza l’apporto dei migranti che vogliono lavorare e integrarsi, che il click day è un sistema farraginoso, burocratico, infernale, che alcuni provvedimenti che si sono succeduti in questi ultimi tre anni hanno spinto molti stranieri verso l’irregolarità.

Il PD è favorevole ad aumentare i controlli ma serve cambiare radicalmente un sistema che genera precarietà, irregolarità e terreno fertile per lo sfruttamento.

 

GOVERNO INCAPACE DI GOVERNARE EVOCA IL COMPLOTTO

Totale mancanza del senso delle istituzioni

“Non c'è alcuna trama del Quirinale contro il Governo. È il loro schema di gioco: evocano il complotto perché sono incapaci di risolvere i problemi reali del Paese".

Così la capogruppo del Partito Democratico alla Camera, Chiara Braga, in un’intervista al Corriere della Sera.

“In una situazione in cui il Paese è in grande difficoltà gettano fango sul Quirinale e spaccano il Paese con l'autonomia differenziata di Roberto Calderoli. Si tratta di un tentativo disperato e inutile di ridimensionare la gravità di quello che è accaduto. Non è verosimile che la Presidente del Consiglio, nonché leader di Fratelli d'Italia, non sapesse quello che avrebbe detto Bignami. Quest'ultimo non è un deputato qualsiasi, ma il capogruppo. Le sue parole rischiano di aprire un conflitto senza precedenti tra istituzioni dello Stato. È gravissimo quello che è successo. Questa destra non è abituata al rispetto delle istituzioni e dei valori della Costituzione. E tutto questo è confermato dall'imbarazzo e dalla presa di distanza dell'alleato moderato della coalizione dell'esecutivo, ovvero Forza Italia".

 

PROPOSTA PD PER POTENZIARE IL RICICLO DELLA PLASTICA

Portare anche in Italia il deposito cauzionale

Durante una conferenza stampa alla Camera, abbiamo presentato una proposta di legge per potenziare il riciclo della plastica e iniziare a portare anche in Italia il deposito cauzionale. Perché? Per due motivazioni principali.

La prima: in questo momento gli impianti di riciclo si sono fermati, ed è un danno enorme al mercato delle materie riciclate.

La seconda: si continuano a sversare in mare migliaia di tonnellate di bottiglie di plastica. Questo è inaccettabile e abbiamo bisogno di strumenti efficaci per intercettare questo materiale, recuperarlo e riciclarlo.

L’obiettivo di questa proposta è di sostenere la filiera del riciclo, che deve essere potenziata in un’ottica di piena economia circolare e dare sostegno alle imprese che in questo momento hanno bisogno di essere aiutate.

Già 18 Paesi europei hanno introdotto il sistema di deposito cauzionale sulle bottiglie di plastica e funziona molto bene. Dobbiamo introdurlo anche in Italia.

 

MODA: GRAVE DDL SU SCUDO PENALE DOPO FATTI DI PRATO

Abbiamo chiesto un’informativa urgente al Governo

L'aggressione dei giorni scorsi al Macrolotto di Prato non è un episodio isolato ma l'ennesimo sintomo di un sistema che vive di sfruttamento, paura e violenza.

Lavoratori feriti, agenti della Digos contusi, un clima che non dovrebbe esistere in un Paese civile. A Prato lo sfruttamento è diventato un modello di business.

Fondamentale è il lavoro di associazioni, fondazioni e realtà come la campagna Abiti puliti, che da anni denunciano questo sistema criminale.

Gravissimo che mentre i lavoratori vengono picchiati se scioperano, il governo Meloni porti avanti un ddl che introduce lo scudo penale per chi sta in cima alla filiera dello sfruttamento, le grandi aziende del Made in Italy che con questa norma potranno subappaltare ad aziende criminali senza correre il minimo rischio. Va stralciata subito.

 

IL GOVERNO NON HA UN PROGETTO PER L’EX ILVA

Abbiamo chiesto un’informativa urgente al Ministro Urso

Abbiamo chiesto che il Ministro Urso venga a riferire con urgenza in Aula rispetto alla vicenda dell'ex Ilva. Non ci sono acquirenti, non c'è un piano di decarbonizzazione, non ci sono soldi per continuare a sostenere la produzione. Insomma, non c'è un progetto che guardi al futuro di uno dei perni della siderurgia. Un foglio bianco che oggi pesa come un macigno sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori e delle comunità che stanno attorno a loro in tutta Italia, che vivono nell'incertezza, nella preoccupazione più totale.

 

VICINANZA E SOLIDARIETÀ AL FRIULI VENEZIA GIULIA

Governo riferisca sulla situazione

Ci siamo uniti anche noi alla richiesta di un'informativa urgente al Ministro Musumeci sulla situazione in Friuli Venezia Giulia, un modo anche per esprimere vicinanza a tutta la regione, alla gente del Friuli-Venezia Giulia, alle famiglie delle persone che sono state direttamente colpite dall'evento ed esprimere solidarietà e ringraziamento per i volontari e tutte le Forze dell'ordine, i Vigili del fuoco impegnati in questi giorni.

Certamente quelle immagini, che abbiamo visto tutti, riportano la necessità di una riflessione più ampia sulla fragilità dei nostri territori. L'abbiamo ribadito in più occasioni di fronte ai cambiamenti climatici, che stanno colpendo in maniera molto significativa alcuni dei nostri territori.

 

 

ACCADE ALLA CAMERA

 
A cura del Gruppo Parlamentare del Partito democratico

 

QUESTION TIME

CAREGIVER: UN DISEGNO DI LEGGE CHE NON RISPETTA IL PRINCIPIO DI EQUITÀ SOCIALE

Abbiamo espresso in Aula forte preoccupazione per le anticipazioni sul disegno di legge che il Governo presenterà a gennaio 2026 sui caregiver familiari. La proposta limiterebbe il contributo economico ai soli caregiver conviventi, con 91 ore settimanali di cura e Isee sotto i 15.000 euro, escludendo la grande maggioranza di chi oggi assiste un familiare. Per tutti gli altri sarebbero previsti solo sostegni non economici.

Durante il question time abbiamo chiesto alla Ministra Locatelli di chiarire intenzioni e motivazioni e di abbandonare un'impostazione che contraddice i principi di equità sociale. Purtroppo, anche questa volta la risposta non è stata all’altezza. Servono misure serie, universali e realmente inclusive, non l’ennesima promessa mancata.

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Delitto di femminicidio
Da martedì esame e discussione del disegno di legge in merito all’introduzione del delitto di femminicidio e altri interventi normativi per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne e per la tutela delle vittime.

Semplificazione e digitalizzazione attività economiche
Da martedì anche discussione con votazioni del disegno di legge riguardante le disposizioni per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese.

Consenso informato in ambito scolastico  
Martedì esame con votazioni del disegno di legge riguardante le disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico.

Assistenza sanitaria cittadini AIRE                 Da martedì esame e votazioni sulla proposta di legge in materia di assistenza sanitaria in favore dei cittadini iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero.

Bracconaggio ittico                                          Da martedì l'Aula esaminerà la proposta di legge in materia  di contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne.

Imposta municipale immobili posseduti da cittadini AIRE
Martedì inizio della discussione della proposta di legge in materia di equiparazione del regime fiscale nell’applicazione dell’imposta municipale propria relativamente a immobili posseduti nel territorio nazionale da cittadini iscritti nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero.

Sostegno al diritto allo studio
Martedì anche l’inizio della discussione della proposta di legge riguardante le disposizioni per il sostegno del diritto allo studio e per la prevenzione della dispersione scolastica.

   
Mozioni
All'esame dell'Aula anche le mozioni riguardanti la tutela dei giornalisti e la libertà di stampa. 

 

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